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Relazioni genitori - figli adolescenti ai tempi del coronavirus (e non)
  




Cosa fa l'adolescente?
  • Provoca
  • Si oppone
  • Vuole autonomia (attenzione, ho scritto "vuole", non "chiede", perché spesso è più una pretesa che una richiesta)
  • Non parla con i genitori
Perché lo fa?
  • Per crescere
  • Per dimostrare a se stesso/a e agli altri che è capace anche da solo/a
  • Perché nei geni "è scritto così", fare da soli, individualizzarsi è un compito di sviluppo
  • Per stare con i coetanei e adattarsi al gruppo
Cosa succede in questi giorni in cui siamo tutti a casa?
 
Adolescenti nervosi
Hanno compreso che devono restare in casa, ma si annoiano. Questo provoca nervosismi. La soluzione? Fare qualcosa! Un'adolescente tendenzialmente non riesce a darsi una misura, un limite. Inoltre, questa è una situazione nuova, quindi più complessa da gestire; in particolar modo per l'adolescente, che ha meno esperienza rispetto ad un adulto nell'autogestione e nell'autocontrollo delle sue emozioni. Sta ancora imparando!
Questo nervoso provano a gestirlo distraendosi con i videogiochi ad esempio, oppure lo sfogano sulle persone vicine, perché non riescono ad autoregolarsi.
 
 
 
Adolescenti preoccupati
La preoccupazione può riguardare diversi ambiti: la paura di perdere le relazioni ("nessuno mi cerca/scrive"), la paura per la propria sicurezza, la paura legata all'incertezza della situazione e la sua durata, la difficoltà di adattarsi alla situazione, alla nuova routine, ad un nuovo metodo di apprendimento e di studio, ecc..
 
Adolescenti rassegnati
Sono ragazzi e ragazze che dormono molto, non hanno contatti con i pari, sono passivi, poco interessati a qualsiasi attività che li metta in relazione con qualcuno, taciturni e solitari.
 
Cosa può fare il genitore? 
  1. RICONOSCERE E CONTENERE: riconoscere il disagio che prova il figlio e offrirgli un contenimento e un modello di gestione di quell'emozione.

  2. DARE DEI CONFINI/LIMITI: abbiamo detto che gli adolescenti hanno scarso autocontrollo, quindi hanno bisogno di confini chiari e coerenti per potersi fermare. Regole e orari precisi per questa nuova quotidianità. 

  3. NON DARE REGOLE CHE NON SI HA MODO DI FARE RISPETTARE: ed esempio, non posso andare a dormire e dare la regola di staccare lo smartphone o il PC dopo massimo un'ora, perché un adolescente non si renderà conto del passare del tempo e con il suo "pilota automatico" andrà avanti fino a tarda notte, soprattutto se piacevolmente intrattenuto/a! Il genitore dev'essere presente, dedicato (non fare altro) e attivo quando è il momento di far rispettare la regola.

  4. PREMIARE IL RISPETTO DELLE REGOLE E L'IMPEGNO: se ti fa piacere quando tuo figlio fa qualcosa di positivo, dimostraglielo: a parole, con gesti, con un premio. I premi sono molto più graditi che le punizioni. 

  5. TRASFORMA IL PROBLEMA NELLA SOLUZIONE: ad esempio, se il tempo al videogioco è il problema, rendiamo il videogioco IL premio. Fatta una serie di cose (non troppe mi raccomando!), ci sarà un tempo di relax nella quale l'adolescente può fare ciò che più lo/la aggrada. Sarà molto motivante!


  6. ACCOGLIERE LE PREOCCUPAZIONI DEI FIGLI: è vero che gli adolescenti riducono il dialogo con i genitori, perché cercano consigli dai coetanei, ma nelle situazioni importanti è fondamentale che il genitore sia sempre disponibile: in queste situazioni cercheranno chi gli dà più sicurezza!

  7. TROVARE DELLE ATTIVITÀ DA FARE TUTTI INSIEME

  8. ASSEGNARE DEI COMPITI IN CASA: per insegnare ad aver la responsabilità di qualcosa. Dare dei compiti adatti alle loro capacità, con una durata e un impegno sostenibili, sfruttando le loro abilità. Questi compiti saranno inseriti all'interno di un programma famigliare condiviso.

  9. RISPETTARE GLI SPAZI: in particolar modo in una situazione di "convivenza senza pause", in una fase dello sviluppo dove si vuole sperimentare l'autonomia, è importante lasciare all'adolescente: un suo spazio fisico delineato e condiviso (solitamente la camera, anche con turni se ci sono fratelli o sorelle) e un suo spazio di azione (ad es. come organizzarsi i compiti) "monitorato". Ricordiamo sempre che sta facendo delle prove di autonomia, non è ancora in grado di essere completamente autonomo, è normale che faccia degli errori! Supportiamo l'adolescente dove serve, lasciandogli autonomia su ciò che sa gestire.

  10. FARSI SUPPORTARE: se non si sa cosa fare (cosa assolutamente normale!), chiedere supporto ad un professionista, confrontarsi con altri genitori e anche con i propri figli. Spesso sono proprio gli adolescenti ad aiutarci a focalizzare il problema!