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La gestione del lutto con i bambini
  


Quando in famiglia si perde una persona cara gli equilibri vacillano e il sistema familiare entra in crisi. Il lutto è un evento che ha implicazioni emotive molto forti e ha bisogno di tempo per essere elaborato.

La gestione di un evento così complesso e doloroso non è facile; la situazione si complica se è necessario spiegare a dei bambini che una persona per loro importante non c'è più.
 
Cosa diciamo ai bambini? La scelta migliore, come per tutti gli eventi che li coinvolgono, è dire la verità.
  
I bambini devono sapere le cose importanti che accadono alle persone a cui vogliono bene!
 
Il "non detto", infatti, può avere conseguenze che vanno oltre alle normali sensazioni di tristezza, rabbia, paura, rifiuto. Il bambino coglie i silenzi, le parole sussurrate, gli sguardi e i volti addolorati e preoccupati; se non gli viene spiegato il significato di quello che sente e percepisce all'interno della sua famiglia in lutto, è molto probabile che crei da solo delle spiegazioni, che saranno modellate dalla sua fantasia. Questa potrebbe dare origine a pensieri spaventanti, a sentimenti di colpa o a vissuti di esclusione e di impossibilità di chiedere aiuto.
 
I bambini devono sapere, anche loro hanno dubbi, paure e dolori che devono essere ascoltati dall'adulto, che può dare un senso e un significato all'accaduto e alle sue conseguenze, ancora poco comprensibili per un bambino. L'adulto può spiegare al bambino che i sentimenti dolorosi che prova sono normali, che può mostrarli e che verrà consolato.
 
In pratica..
 
Come possiamo aiutare il bambino:
  • Essere sinceri: dobbiamo dare al bambino la sensazione che può fidarsi di noi,
  • Utilizzare parole semplici e chiare: in base all'età utilizzare un linguaggio adeguato, spiegando i fatti e rispondendo a tutte le domande che il bambino farà,
  • Ascoltare cosa ci dice: capire se si sente in colpa, assicurarci che abbia compreso la situazione, che abbia capito che può essere triste e perché ci vede tristi,
  • Non utilizzare eufemismi: ad esempio, "si è addormentato per sempre", il bambino potrebbe pensare che lui o le persone a cui vuole bene possano morire quando vanno a letto la sera, e quindi rifiutarsi di dormire. Il modo migliore per spiegare a un bambino che una persona è mancata è utilizzare la parola "morto",
  • Rassicuralo dicendogli che ha vicino persone che si prenderanno cura di lui,
  • Stabilire una routine e delle regole che guidino il comportamento del bambino e il modo in cui lui, ma anche la famiglia, affronta la nuova quotidianità,
  • Chiedere aiuto a uno psicologo se si sente il bisogno di un sostegno aggiuntivo: è un momento molto difficile e doloroso anche per gli adulti. I bambini stanno bene in proporzione a quanto il genitore, a sua volta, riesce a gestire il lutto.
  
Chi comunica la morte della persona cara? Un genitore o i genitori, il bambino deve potersi fidare e ricevere immediato supporto e conforto dalle sue figure di riferimento.
  
Quando va comunicata al bambino questa notizia? Il prima possibile, per evitare che il bambino inizi a percepire il "non detto" e fantasticare su ciò che sente e vede. Un altro motivo importante, per cui si dovrebbe comunicare la notizia al bambino il prima possibile, è che non venga a sapere la verità a scuola o da altre persone non significative per lui e si trovi ad affrontare il peso emotivo della notizia da solo.
  
Siate sinceri con i vostri figli, vedrete che loro sapranno stupirvi! La morte è un evento che farà parte delle loro vite, imparare ad affrontarlo e gestirlo, rassicurati da una persona importante per loro, può favorire sensazioni di sicurezza e protezione, che sono interiorizzate e rafforzano l’identità del bambino.