Lo psicologo/psicoterapeuta accoglie la richiesta, definisce i bisogni e formula obiettivi raggiungibili e condivisi con la persona, la famiglia o la coppia.
Lo psicologo/psicoterapeuta dà informazioni utili a riconoscere e comprendere come funziona e come ci guida la nostra mente nella relazione con sé stessi e con gli altri.
Possiamo pensare alla nostra mente come un insieme di circuiti. Alcuni sono "pezzi unici", escono dalla fabbrica già preimpostati, perché nel tempo il cervello umano ha imparato che il lavoro che svolge quel circuito ci garantisce la sopravvivenza (permette di riconoscere i pericoli, di capire come si sentono gli altri e le loro intenzioni). Altri circuiti, invece, si formano nei primi anni di vita, fino alla tarda adolescenza: le relazioni significative, i contesti in cui viviamo, le cure che riceviamo, determinano la loro formazione e funzionamento.
Lo psicologo/psicoterapeuta raccoglie la storia della persona, della famiglia o della coppia. Questa è una parte importantissima, perché sono le persone stesse le custodi della propria storia, pensieri, emozioni e sensazioni. Sono le persone che fino a quel momento hanno trovato risorse e strategie per affrontare le sfide quotidiane, determinando il corso della loro storia.
Lo psicologo/psicoterapeuta si confronta e coopera con la persona, la famiglia o la coppia per analizzare e comprendere i meccanismi che spingono ognuno ad agire o reagire in un modo specifico a specifiche situazioni (comprendere come si sono formati i circuiti della mente).
Il percorso psicoterapeutico serve quindi a diventare consapevoli insieme dei motivi e dei bisogni che sono alla base dell’attivazione di emozioni e sensazioni disturbanti o pensieri negativi. Insieme si fanno ipotesi e si ricercano e sperimentano nuove strategie più funzionali per raggiungere uno stato di maggior benessere: si creano delle occasioni di cambiamento.
La psicoterapia si costruisce insieme!
Il punto non è solo "preoccuparsi" per un problema.. La psicoterapia, infatti, ha l’obiettivo di "occuparsi" insieme di ciò che fa star male. Insieme si fanno i primi passi, che permettono di passare da uno stato di confusione o di blocco, a una maggiore comprensione di sé stessi e di ciò che genera sofferenza (definizione del bisogno), e ci si prepara all'azione (come soddisfare il bisogno).
Una parte importante di ogni percorso riguarda il riconoscimento delle risorse. Se siamo arrivati dove siamo, “nonostante tutto”, è grazie alle soluzioni che abbiamo trovato in uno specifico momento e situazione. A prescindere dalle conseguenze, quello che abbiamo fatto era la scelta migliore possibile da fare o la meno peggio. Ma comunque un atto di forza e coraggio, che è necessario riconoscere e valorizzare. Affrontare una serie di eventi sfavorevoli non è cosa da poco!, anche se ne usciamo un po’, o a volte tanto, “acciaccati”.
La psicoterapia è un momento di condivisione e cooperazione per il raggiungimento di un obiettivo, che ha le seguenti caratteristiche:
· è condiviso e concordato,
· può essere ritrattato se nascono nuove esigenze,
· dev’essere sostenibile (possibile da raggiungere, realistico),
· raggiungerlo porterà ad uno stato di maggior benessere.
Perché intraprendere un percorso di psicoterapia?
Quando si desidera raggiungere uno stato di maggior benessere e si ha l’impressione di non avere tutti gli strumenti per farlo da soli.
Andare in psicoterapia è un fallimento?
NO! Assolutamente no! Chiedere aiuto, diversamente dagli stereotipi comuni, non è un segno di debolezza, ma un atto di coraggio, accompagnato da forza e determinazione.. perché comunque la psicoterapia non è una passeggiata! Chiedere aiuto è, inoltre, indicatore di una buona consapevolezza e conoscenza di sé, dei propri punti di forza e delle proprie difficoltà. Man mano che si lavora su di sé, queste conoscenze aumenteranno e favoriranno la persona nelle sue scelte.
Fa tutto il terapeuta?
No! Il terapeuta si occupa di fare le giuste domande e, basandosi sulle sue conoscenze, suggerisce alcuni collegamenti all’interno del racconto, ma è il paziente che cerca le risposte, colui che ha l’ultima parola, colui che sceglie in che direzione muoversi e con quali tempi.
Inizialmente le persone sono molto "preoccupate" per il loro problema. In terapia ci si "occupa" di ciò che fa star male, per non doversene preoccupare più nella quotidianità.
Come trovare il terapeuta adatto?
In psicoterapia ci sono diverse teorie e tecniche di intervento, che al giorno d’oggi partono da presupposti tendenzialmente comuni, ma che nella storia hanno elaborato modelli di intervento e strategie differenti, nel tempo adattate alle nuove conoscenze e ricerche sulla mente.
La mia formazione è di tipo cognitivo-comportamentale evoluzionista. Ogni terapeuta, in base ai suoi studi e approfondimenti, crea il suo stile e il suo bagaglio di competenze: a mio parere più questo è vario, meglio è!
Ma al di là di orientamento teorico, età, sesso o curriculum, un criterio importante è sicuramente come si è stati in colloquio con il terapeuta. Ogni professionista è comunque una persona, con pregi e difetti, con un personale modo di porsi e di affrontare il suo lavoro.. il suggerimento è conoscere il terapeuta per capire se è la persona che fa per voi!
Sarò molto onorata se la persona che sceglierete potrò essere io!