Home  ›  Blog  ›   Davanti allo specchio

Dimmi come devo apparire!
  


La pre-adolescenza e l'adolescenza sono fasi dello sviluppo che portano a grandi cambiamenti e modificazioni nell'immagine di sé e del proprio corpo. L'attenzione è maggiormente orientata verso il proprio aspetto esteriore e in modo particolare su come le altre persone lo valutano.

 
L'immagine corporea ideale, a cui si tende, spesso ha diverse discrepanze rispetto a quella reale. La rappresentazione reale del proprio corpo potrebbe essere anche un'immagine distorta, originata dai numerosi e rapidi cambiamenti; inoltre, spesso è connessa all'impossibilità di distaccarsi da modelli socialmente condivisi, a cui si è costretti conformarsi per non essere discriminati. L'aspetto è in adolescenza una variabile importantissima da curare e adattare alle richieste della società in cui si vive; spesso diventa un discriminante nei rapporti interpersonali.
 
Le componenti che possono incidere sulla percezione del proprio corpo possono essere: cognitive, come le aspettative verso i cambiamenti da apportare al proprio aspetto e la loro pianificazione; comportamentali, quando sono messe in atto ad esempio condotte di evitamento verso situazioni in cui è necessario esporre un corpo che non è quello che si desidera; percettive, come la valutazione delle dimensioni e della forma del proprio corpo.
L'attenzione verso la propria immagine corporea si focalizza su aspetti diversi in base al genere. Le ragazze hanno sentimenti prevalentemente negativi verso il loro corpo e si concentrano maggiormente sulla perdita di peso; i ragazzi, invece, aspirano ad accrescere la loro massa muscolare. In entrambi i casi, i modelli di riferimento sono spesso immagini ideali, che difficilmente è possibile uguagliare senza incorrere in conseguenze negative per il benessere psicologico e la salute fisica.
 
Quali influenze?
 
I punti di riferimento che in adolescenza portano alla creazione di un'immagine di sé ideale a cui tendere sono prevalentemente, e a volte unicamente, esterni. Quindi: "Sono bello/a se gli altri mi dicono che ho un bell'aspetto", "Devo assomigliare ai personaggi della TV perché loro piacciono e sono famosi", "Devo essere muscoloso e giocare bene a calcio e un giorno avrò tante donne, soldi e sarò famoso", "Se il mio corpo non ha le curve nel punto giusto non potrò mai piacere", "Non mangio così la pancia resta piatta come quella delle ragazze sui cartelloni pubblicitari", "Devo vestirmi alla moda se no vengo presa in giro e considerata una sfigata", "Per mostrarlo, il mio corpo deve prima essere come quelli che si vedono in televisione, altrimenti non piacerà". Le particolarità e le unicità di una persona restano sullo sfondo o sono considerate un ostacolo al raggiungimento di un’immagine stereotipata, molte volte discordante anche con il proprio modo di essere.
 
L'adolescente ha bisogno di essere guidato nella sua crescita, aiutato a identificare un'immagine realistica e raggiungibile di sé, che tenga conto delle caratteristiche e delle inclinazioni personali e non sia esclusivamente una costruzione fantastica, derivante da stereotipi a cui, inevitabilmente, si è quotidianamente esposti.
 
Una percezione distorta della propria immagine corporea può provocare sentimenti negativi, di inadeguatezza, e un calo dell'autostima, che incide negativamente su di sé e sul modo di relazionarsi con gli altri. L'adolescenza è una fase in cui si è continuamente esposti a pressioni esterne di cambiamento, con le quali difficilmente si riesce a stare al passo, perché allo stesso tempo è una fase in cui il corpo spontaneamente si modifica e cresce, obbligando a continue ridefinizioni dell'immagine di sé. La conflittualità familiare e la scarsa vicinanza della figura materna (per le ragazze adolescenti) sono fattori che incidono sulla rappresentazione che l'adolescente costruisce di sé. Le critiche e la mancanza di accettazione rendono problematica la definizione di sé, incidendo negativamente anche sull'autostima e innescando il desiderio di adattarsi e conformarsi alle attese "AD OGNI COSTO"! Il gruppo di amici acquista un'importanza sempre maggiore nell'esperienza dell'adolescente: il confronto e l'accettazione diventano criteri fondamentali per definire un'immagine di sé ideale a cui tendere.
 
Un'altra fonte che influenza la percezione della propria immagine corporea e il desiderio di cambiamento/adeguamento negli adolescenti sono i media. I messaggi pubblicitari e televisivi condizionano le scelte e forniscono ideali a cui aspirare; i ragazzi e le ragazze adolescenti sono più sensibili ed esposti all'influenza dei mezzi di comunicazione, essendo in una fase di grande cambiamento e in cerca di modelli a cui conformarsi per sentirsi accettati e parte di un gruppo.
 
Le conseguenze di un contesto sociale e familiare che non è in grado di fornire un supporto adeguato in questa fase delicata della crescita possono essere sia psicologiche, che fisiche. É possibile sviluppare patologie depressive e disturbi del comportamento alimentare (come anoressia o bulimia); le diete restrittive e/o l'eccessivo sforzo fisico, inoltre, possono causare l'abbassamento delle difese immunitarie, aumentando le possibilità di contrarre malattie e infezioni, e modificare gli equilibri ormonali, causando ad esempio nelle ragazze la scomparsa del ciclo mestruale (amenorrea).
 
Una conseguenza estrema, che risente della percezione di inadeguatezza vissuta nel periodo adolescenziale, è il ricorso ad interventi di chirurgia plastica per modificare ciò che del proprio aspetto corporeo non si è riuscito ad adattare all'immagine ideale di sé. Talvolta il desiderio di conformarsi ad un modello determina la mancanza di accettazione di sé e può diventare un'ossessione CAMBIARE IL PROPRIO ASPETTO AD OGNI COSTO! Il dolore e la sofferenza che accompagnano questi cambiamenti potrebbero diventare il giusto prezzo da pagare per ottenere quell'aspetto, che nell'immaginario e nella mente dell'adolescente, potrà garantire l'accettazione da parte degli altri. La ragazza che ha scelto di intervenire sul suo corpo per trasformarlo in quello di una Barbie è l’esempio estremo di questo tipo di intervento di adeguamento della propria immagine corporea ad un'immagine ideale irrealistica e, in condizioni naturali, irraggiungibile.